Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

03 10 2013 | Rimini | Il demanio ha sbloccato il lungomare

Giovedì, 03 Ottobre 2013

neroRimini | Il demanio ha sbloccato il lungomare

 

Si parla di 125mila metri quadri di superficie, legati a porzioni strategiche della città, che da oggi sono nella mani Rimini. La notizia attesa è arrivata. La capitale della Riviera è ufficialmente in possesso del suo lungomare. "L'Agenzia del demanio ha ufficializzato il trasferimento a titolo non oneroso dei beni immobili di proprietà dello Stato per i quali il Comune aveva fatto domanda", spiega il sindaco Andrea Gnassi. "La domanda è quella che noi avevamo presentato secondo i criteri del Decreto del fare, che riprende il Federalismo demaniale del 2010 dandogli delle gambe".

 
Si chiude quindi una fase per Rimini e se ne apre un'altra: adesso nulla osta alla riqualificazione. Forse solo la crisi e le difficoltà negli investimenti. "La città può contare su aeree mai state nelle sue disponibilità, non aree qualunque ma il cuore, e che adesso hanno bisogno di riqualificazione ambientale e trasformazione urbana. Con i project ragionavamo su beni non nostri e su cui si dovevano sostenere dei costi. Adesso la situazione è molto diversa".


Rimini è la prima città italiana a ricevere i decreti dal demanio. "Alzando lo sguardo abbiamo svolto un ruolo nazionale perché in questi mesi io ho lavorato con l'allora, Graziano del Rio, e l'attuale, Piero Fassino, presidente dell'Anci per costruire la proposta dei Comuni per il Decreto del fare", gongola un pochino Gnassi che adesso può davvero mettere mano sul "primo ambito di trasformazione urbana, così come il Masterplan ha ripreso dal Piano strategico".


Fuori dall'operazione resta il Delfinario, "perché si trova su demanio marittimo. Oggi parliamo di tutto il tratto che va dal muretto che delimita gli stabilimenti balneari fino al marciapiedi dall'altro lato della strada e a diverse parti verdi". Da piazzale Boscovich, quindi, rientrando fino all'altezza dell'ancora, per arrivare a Miramare, passando dalla rotonda di piazzale Fellini, piazzale Kennedy, piazzale Benedetto Croce, l'ex noleggio di viale Latina, i giardini di Rivazzurra e così via.  Il tutto senza nulla dovere in cambio, come si era invece ipotizzato nei mesi scorsi. "Prima del Decreto del fare, dal confronto con l'Agenzie del demanio era emersa l'ipotesi delle permute con i beni di nostra proprietà, ma ad uso dello Stato. Con il decreto è tutto superato, non ce ne è più bisogno", spiega il sindaco.


Avanti tutta col 'parco del mare' (pedonalizzazione, funzioni, palestra a cielo aperto, dcc.)? "In attesa di questo giorno, noi abbiamo intanto lavorato alla progettazione di quanto ideato dal Piano strategico tradotto nel Masterplan. Adesso devono partire i bandi e gli accordi, ma con le idee chiare. E' per questo che la Regione, la Provincia, la Fondazione sono dentro al Piano strategico alle cui idee abbiamo creduto, tant'è che adesso le traduciamo".
Sui tempi il sindaco resta elusivo, ma spiega che "la riqualificazione del lungomare dovrà dialogare con il piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato, cioè le fogne e il lungomare dovranno procedere insieme. Per ora, quindi, c'è l'impegno della chiusura degli scarichi a mare entro il 2016".


Un esempio di come si procederà è già in essere sul litorale nord, dove "ci sono seri e solidi percorsi avviati. E' in via di sviluppo un progetto nato da residenti e operatori di Viserbella e Torre Perdera che stanno sviluppando ipotesi per integrare il lungomare con gli stabilimenti. Lì siamo più avanti perché non c'era di mezzo il demanio".


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram